I colori, il tempo, la mia vita…

Signum Loci

Sabato 12 gennaio 2013 si è svolto il Convegno Signum Loci: la Materia e la Forma. Proposta per una città piccola che si sogna grande.

Durante il Convegno si sono susseguiti i discorsi dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Augusto Tasinato, del Sindaco Francesco Lunghi e del Consigliere della Regione Veneto, Piergiorgio Cortelazzo; sono, inoltre, intervenuti l’Architetto Elga Messina sul tema “Arredi Urbani: Strumenti per una migliore qualità della vita”, l’Ingegnere Jessica Khoury sul tema “Fontane e Giochi d’acqua” e il Professor Giuliano Pisani “L’Opera di Roberto Tresin Torre”.

Tale opera, esplicativa della mia arte scultorea, ben rappresenta l’armonia della mia Città che ancora fiera vive nei ricordi di un passato colmo di tradizioni.

Il titolo dell’opera è ‘Torre’, un chiaro richiamo alle antiche origini della città di Monselice.

L’opera, inserendosi in un contesto moderno, conduce lo sguardo dello spettatore attraverso forme sinuose e curve ondulate che volgono verso il cielo, a percepire la struttura di un mastio che si innalza. Mastio che da secoli dall’alto del Colle della Rocca vigila su questa nostra piccola città che sogna di essere grande..

Torre
Foto Torre – Tramonto
Torre
Foto Torre

Il Sindaco Francesco Lunghi ha così aperto i lavori della giornata:

Cari cittadini, benvenuti a tutti, con piacere apro i lavori di questa giornata dedicata ad un artista nostro concittadino Tresin Roberto, che ha donato alla nostra città due sculture in acciaio, intitolate “Torre” e “Eleganza”: opere che contribuiscono alla sua valorizzazione.
Le opere di Tresin ci avvicinano all’arte contemporanea , arte che purtroppo e’ spesso confinata in luoghi riservati ad intenditori e ad un pubblico di élite.
Anche io solo ora, grazie a Lui, inizio ad avvicinarmi a tale tipo di espressione artistica.
Nel nostro caso l’opera, che si intitola “Torre”, posizionata all’interno del contesto urbano di Monselice, va al di là del puro abbellimento della città; essa ha, infatti, come obbiettivo anche quello di avvicinare , comunicare ed educare all’arte.
“Perché l’opera” come diceva Malraux, politico e scrittore francese morto nel 1973, “non e’ stata pensata per essere su un piedistallo per essere staccata dal mondo, l’opera parla al mondo se il mondo ascolta”. Malraux ha il merito di aver introdotto il concetto di museo moderno.
Le sue opere esposte nella città di Monselice vogliono poter avvicinare i cittadini all’arte contemporanea, ai suoi linguaggi e ai suoi modelli.
Ringrazio sia l’assessore Tasinato perché ha fortemente creduto in questo tipo di approccio all’arredo urbano e che lo utilizza per fare cultura sia l’artista Tresin per il dono che ha fatto alla città. Io penso che comunicare ed educare all’arte abbia un valore civico, per cui invito l’assessore Tasinato a valutare se individuare un’area dove possano essere esposte in modo stabile opere come queste; non più, quindi, il museo come luogo chiuso ma come luogo aperto e di incontro.
L’arte contemporanea spesso non viene riconosciuta come arte con la A maiuscola e soffre di una certa diffidenza che nel linguaggio comune viene espressa con un rifiuto o con sarcasmo.
L’arte contemporanea usa linguaggi nuovi, destabilizzanti che portano ad uno spaesamento e che sono difficilmente comprensibili, perché mettono al centro non l’opera in quanto tale ma il processo creativo, l’artista e il suo sentire. L’opera d’arte vuole provocare una reazione, qualsiasi essa sia.
Ringrazio, inoltre, gli alunni delle classi V del Liceo Scientifico C. Cattaneo di Monselice per la loro presenza e gli insegnanti per averli accompagnati e per la sensibilità dimostrata su questa tematica.