I colori, il tempo, la mia vita…

Riesco a sentire

Un film di fantascienza che si regge sulla finzione, un mix di azione e tensione è stato prescelto per ispirare un’esposizione di arte contemporanea. La protagonista del film è un’eroina in grado di compiere grandi azioni, lo stesso identico potere che la passione per l’arte riesce a creare. Una travolgente forza consente all’artista di riuscire a dipingere con una grinta che gli consente di percepire ogni cosa, forza e gravità insieme, in una danza di gesti dai risultati sempre grandiosi.

Riesco a sentire - Barletta

Astrazione e figurazione a confronto, pacatezza di cromie ed esplosione cromatica, a dimostrazione che l’istinto per l’arte consente grandi rese. Quattro artisti nati per lasciare un segno perenne, Luciano Curtarello, Liana Degan, Giovanni Antonio Pettina’, Roberto Tresin, ognuno, a modo suo, riesce a sentire le vibrazioni, le emozioni più remote della memoria e ad imprimerle con una grandiosità che l’osservatore attento saprà cogliere in un percorso avvincente ed entusiasmante.
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Roberto Tresin vive l’arte in una dimensione intima, è dentro il proprio animo che prima si tratteggia l’opera per poi lasciare che la mano danzi sul supporto, ligneo o tela, in uno sfogo cromatico grandioso. Opere di grande formato si compongono tra linee, cerchi, incroci per esiti avvincenti ed intriganti. E’ una sinfonia l’arte di Tresin in cui ogni tratto è la punta di una ballerina che danza in un intrigo cromatico che mai si placa, in uno spettacolo avvincente, incalzante, intrigante. Si percepisce la grandezza di una animo nobile in ogni gesto insieme alla maestrìa di un artista che sa realizzare opere dal grande impatto visivo. Sfogo e libertà, moti ed avventure intime si susseguono nelle opere d’arte identificando la mappatura di un animo prigioniero dell’arte poiché ogni tratteggio non placa l’impeto avvincente dell‘artista. E’ proprio nella passione invasiva che si sfoga sul supporto che si percepisce la grandezza di una mano che offre armonia ed energia all’intera resa finale.


[…] Riesco a sentire tutto. Lo spazio, l’aria, le vibrazioni, le persone, percepisco la forza di gravità, riesco a sentire la gravità della Terra, il calore che esce dal mio corpo così come il sangue nelle mie vene. Riesco a sentire il mio cervello, a ricordare le cose più remote della mia memoria.
Lucy, 2014, USA-Francia, regia di Luc Besson

Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta